Ecco il mio “sguardo di periferia” su una malattia ancora non riconosciuta al 100% come invalidante: l’endometriosi.

Salve!

In questo post illustrerò per sommi capi un fenomeno che ancora non ha ottenuto il meritato riconoscimento come malattia invalidante al 100%: l’endometriosi.

Faccio sempre una precisazione: questo e altri post sull’endometriosi e sull’autismo non hanno fini medici né sono scritti da una dottoressa in medicina, perché ne parlo solo dal punto di vista di chi ne soffre, secondo ciò che mi è stato raccontato e secondo ciò che ho potuto vedere coi miei occhi. Consiglio sempre di rivolgersi a chi di competenza, perché questi post non sostituiscono il parere di chi lavora in ambito medico.

Cos’è l’endometriosi

È lo sfaldamento di endometrio (un tessuto) all’esterno della cavità uterina quando si hanno le mestruazioni, quindi è qualcosa che riguarda ventri femminili. Più precisamente, “è un’infiammazione cronica benigna degli organi genitali femminili e del peritoneo pelvico, causata dalla presenza anomala, in questi organi, di cellule endometriali che, in condizioni normali, si trovano solo all’interno dell’utero” (cit. sito Humanitas).

Colpisce principalmente le donne in età fertile e di solito scompare dopo la menopausa.

In più è una malattia sì inserita nell’elenco delle patologie croniche e invalidanti, ma solo le donne che si trovano al terzo e al quarto stadio della malattia possono accedere alla graduatoria per invalidità, mentre il resto delle donne al momento deve purtroppo stringere i denti.

Come si manifesta

L’endometriosi è un dolore che tortura la donna nell’arco del proprio ciclo mestruale. Infatti si manifesta come dolore atroce:

  • nei due giorni precedenti e nei tre giorni successivi alle mestruazioni;

  • durante le mestruazioni;

  • durante i rapporti sessuali.

Oltre al dolore da mestruazioni si aggiunge quello alla defecazione. In più chi ha l’endometriosi non ha un ciclo mestruale regolare e dai genitali ha perdite anomale di sangue, quindi non si sa mai quando poter dire momentaneamente addio agli assorbenti e tutto ciò è emotivamente, fisicamente ed economicamente sfiancante.

Infine, l’affaticamento è maggiore e si hanno problemi di infertilità.

Nel prossimo post parlerò proprio di come viene percepita questa malattia al femminile.

Tu hai mai sentito parlare dell’endometriosi?

Conosci qualcuna che ne soffre?

Fammelo sapere in un commento!

Grazie per aver letto il Substack di “Sguardi di periferia”. Questo post è pubblico, quindi prenditi la libertà di condividerlo.

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