In questa pagina racconterò qualcosa delle “altre storie” (scrittura, insegnamento e altri hobby e passioni).

La scrittura

Per me scrivere è innanzitutto accogliere le voci inascoltate. È anche un servizio che offro a me stessa e a chiunque abbia bisogno di ritrovare il proprio sé tramite le mie testimonianze scritte.

So bene come ci si sente quando non si riceve ascolto e quando si vedono invalidati i propri sentimenti in quelle rare volte che ti si lascia parlare. La scrittura da sempre mi aiuta a dare forma a queste e ad altre sensazioni, a verbalizzare gli eventi della vita e a prenderne le misure, a comprendere i progressi nel percorso di crescita personale e a concedermi uno spazio per ascoltarmi come merito di essere ascoltata.

Le forme che finora ho usato per prendermi questi cm di spazio sono la poesia, il racconto breve, un articolo accademico, un romanzo poliziesco tradotto dal tedesco, questo blog, gli articoli per la rivista online Hermes e un romanzo in arrivo.

Ho autopubblicato Poesie di periferia (ed. Youcanprint) che dà il titolo a questo sito e al quale è dedicata la pagina omonima.

Inoltre ho pubblicato Lo sgabello ricostruito in questa antologia, Strenne d’inchiostro.

Potete trovare questa storia breve e l’altra, La donna col cappotto rosso, su questo mio sito.
Inoltre, il mio primo (e per ora unico) articolo accademico è presente sulla rivista “Studia Philologia” Articolo accademico – tesi magistrale: è il numero 6, per la precisione.
Ho anche collaborato con La Bottega dei Traduttori come traduttrice de Gli opali indiani dal tedesco all’italiano: Gli opali indiani con la Bottega dei Traduttori (Link BDT: https://labottegadeitraduttori.wordpress.com/die-indischen-opale-di-ludwig-rubiner/).

Da poco tempo collaboro con la rivista online Hermes e ringrazio un caro amico di mio padre per avermi introdotta a essa.

Ultimo ma non meno importante, è in arrivo il mio primo romanzo, liberamente tratto da una storia vera, anzi, quasi due. Il titolo è Lo sguardo di Siria, la vita di Rosa.

Il sogno dell’insegnamento

All’età di 8 anni ho scoperto il mio amore per le lingue straniere e ho subito abbinato ciò al desiderio di diventare insegnante. Tutto questo mi porterà non solo a vivere esperienze lavorative in ambito turistico, ma soprattutto a entrare nel mondo della scuola proprio come docente di lingue.

Il 9 gennaio del 2014 mi sono laureata in Linguistica e Traduzione Specialistica all’Orientale e rivivrei tutti e cinque gli anni di università (triennale più magistrale) daccapo. Nonostante gli sforzi a volte vani, la disorganizzazione, le bocciature, le difficoltà e le amicizie finite, quel mondo e quelle zone di Napoli le tengo stampate in petto e nessuna delusione può portarmi via quegli anni di riscatto a livello di vita sociale e scolastica.

In più, per realizzare questo sogno ho vissuto sulla mia pelle la straniante esperienza chiamata TFA (Tirocinio Formativo Attivo), e ho affrontato e vinto il concorso scuola 2016 per la classe di concorso di inglese.

Insegno inglese da otto anni e questo è il quinto anno di ruolo (a.s. 2022/2023). Per ora ho coronato il sogno di insegnare e non lo do per scontato, ma sarei doppiamente realizzata dal punto di vista lavorativo se riuscissi a insegnare tedesco, la mia lingua preferita. Purtroppo, però, le cattedre di tedesco sono nettamente inferiori a quelle di inglese in Campania e in ogni caso continuo ad amare pure la materia che insegno: dopotutto è grazie a essa (e al latino) che ho potuto approcciarmi al tedesco con più facilità. Senza contare che è la lingua con cui sono in contatto coi miei cari parenti di Portsmouth.

Altre mie passioni e hobby

Insegnare e scrivere sono le mie passioni principali, ma ne coltivo anche altre perché tutto ciò cui mi dedico fa da fertilizzante per il mio giardino interiore.

Mezz’ora prima di entrare a scuola resto in auto a leggere, soprattutto classici, distopici, fumetti/graphic novel e le saghe fantasy di Tolkien, Rowling e Martin. Il fantascientifico è un genere che sto scoprendo da adulta, complice anche il fatto di essere una fan abbastanza accanita della serie TV Doctor Who, una delle mie preferite insieme a This is usDawson’s Creek, Call me Anne, Game of Thrones, Lie to me e ai telefilm tratti da libri o eventi realmente accaduti e a quelli che hanno tra le tematiche i giochi di potere e i complotti.

Amo anche la musica (tranne la trap e il neomelodico, a meno che non si tratti di Gigi Finizio), il cinema (tranne l’horror), il canto, il teatro, il punto croce e l’arte in generale. Occasionalmente io e mio marito creiamo presepi da zero: per adesso ne abbiamo realizzati quattro.

Infine, sono una collezionista di oggetti, soprattutto di CD musicali, DVD, calamite, penne, matite, schede telefoniche, tazze, gadget a tema HP e LoTR e ricordi impressi in foto stampate. Quest’ultima collezione l’ho sviluppata per colpa e grazie alla clausura da pandemia del periodo 2020-2021.

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